TRIREME ROMANA

Trireme romana
La trireme era un tipo di nave greca da guerra che utilizzava come propulsione, oltre alla vela, anche tre file di rematori disposti sulle due fiancate dello scafo.
La trireme comparve tra il 550 e il 525 a.C., quale evoluzione della Pentecontera, per essere poi adottata dai Corinzi, dai Greci e dai Romani.
Era un’imbarcazione leggera, ad un solo albero, dotata di una vela rettangolare (e qualche volta triangolare). Le sue dimensioni erano snelle, circa 40 metri x 6, con un ingombro laterale che raddoppiava con i remi protesi fuoribordo.
Sulla prua, nella parte inferiore, si trovava il rostro, uno sperone in legno, rivestito di bronzo, con lame taglienti, che serviva a sfondare e quindi affondare le navi nemiche. Il rostro si allungava oltre lo scafo, a pelo dell’acqua, per circa 2 metri.

Equipaggio e armamento
A bordo una trireme romana  trovava posto un equipaggio di circa 200 uomini, di cui 180 rematori.
Gli arcieri avevano in dotazione arco e frecce, mentre i fanti di marina, protetti da grandi scudi rotondi, elmi e corazze, erano provvisti di lance e giavellotti. I rematori erano disarmati.

Passione e cultura del modellismo