Divenuto nel ruolo di aerosilurante il più celebre aereo italiano della Seconda Guerra Mondiale, l’S.M.79 fu progettato dall’Ing. Alessandro Marchetti quale aereo di linea e fu collaudato l’8 ottobre 1934.
L’aereo, con fusoliera in tubi rivestita di tela ed ala in legno, abbinava un carrello retrattile ed un sofisticato sistema di ipersostentazione con grandi flap ed alette Handley-Page sul bordo d’entrata.
Le ottime caratteristiche dimostrate dal prototipo I-MAGO suggerirono alla Regia Aeronautica di derivarne un velivolo da bombardamento medio. Impiegato nella guerra civile di Spagna, si dimostrò quasi imprendibile dalla caccia avversaria.
Nelle mani di un gruppo di piloti scelti noti come “I sorci verdi”, fu protagonista di gare come la Istres-Damasco-Parigi, del 1937, e la trasvolata Roma- Dakar-Rio de Janeiro del 1938.
Nel 1940 debuttarono come aerosiluranti i primi S.M.79, denominati “Sparviero”. Durante la guerra vari furono i fronti sui quali operò, Francia, Africa Settentrionale e Orientale, Grecia, Jugoslavia, Malta e nel Mediterraneo.
La necessità di portare l’attacco con il siluro, costringeva gli equipaggi a volare a bassissima quota ed a breve distanza dagli obbiettivi, esponendosi al temibile fuoco contraereo delle navi attaccate. Ciò nonostante gli equipaggi aerosiluranti, con il velivolo SM79 (detto dai marinai inglesi il “gobbo maledetto”), effettuavano con successo numerosi attacchi alle navi alleate nel Mediterraneo.
I primi reparti sperimentali di aerosiluranti furono costituiti nell’agosto 1940, poi raggruppati nella 278ª Squadriglia Autonoma Aerosiluranti comandata da Massimiliano Erasi e poi da Carlo Emanuele Buscaglia.
Il 5 marzo 1941 venne costituita una nuova unità aerosiluranti della Regia Aeronautica, la 281ª Squadriglia, inviata il 20 marzo a Gadurrà sull’isola di Rodi, e Carlo Emanuele Buscaglia, promosso capitano, venne trasferito nell’Egeo e nominato comandante dell’unità, con la quale condusse la prima azione a sud di Creta il 24 marzo.
La 281^ Squadriglia Aerosiluranti, inglobata nel 132° Gruppo, collezionò numerosi affondamenti e danneggiamenti delle navi alleate, queste azioni furono riconosciute con decine di medaglie d’oro e argento.
Caratteristiche
Apertura alare 21,20 m
Lunghezza 15,60 m
Altezza 4,60 m
Motori 3 Alfa Romeo 128 RC.18 da 860 cv
Peso a vuoto 6.890 kg
Velocità massima 430 km/h
Il modello raffigura uno dei velivoli della 281^ Squadriglia Autonoma Aerosiluranti a Gadurrá (Rodi) 1941.
La squadriglia di Carlo Emanuele Buscaglia con la caratteristica mimetica in Giallo, Verde e Marrone con fondo e profilo anteriore in Grigio mimetico (per diminuire la visibilità in fase di attacco a bassa quota).
Il modello, molto basilare, è stato arricchito con fotoincisioni per aumentare dettagli su motori, attacchi siluri, cabina di pilotaggio, mitragliatrici di difesa, telaio e stiva bombe. Lavaggi e Weatering eseguiti con Panel Liner Tamiya e colori ad olio.
Kit Italeri
Scala 1/72
Colorazione ad aerografo, Colori Vallejo e Italeri
Fotoincisioni Eduard (interni/esterni/motori)